Sergey Shulyarenko, Valeriy Kriger, Alam Aliyev e Dmitriy Zagulin alla corte. Novembre 2020
La Corte d'Appello della Regione Autonoma Ebraica ha leggermente ridotto le condanne di due testimoni di Geova su quattro. Tutti loro trascorreranno diversi anni in colonie penali per la loro fede.
Area Autonoma EbraicaIl 1° giugno 2023, il tribunale della Regione autonoma ebraica, presieduto dal giudice Vitaliy Staretskiy, ha confermato il verdetto contro Dmitriy Zagulin, Alam Aliyev, Sergey Shulyarenko e Valeriy Kriger e ha ridotto di 3 mesi le condanne per due di loro. Il verdetto è entrato in vigore.
Alam Aliyev trascorrerà 6 anni e mezzo in una colonia penale, e Dmitriy Zagulin 3 anni e mezzo, come deciso dal tribunale di primo grado. La corte d'appello ha ridotto di 3 mesi le pene detentive per Sergey Shulyarenko e Valeriy Kriger, che ora devono trascorrere 6 anni e 9 mesi dietro le sbarre invece di 7 anni. I condannati hanno il diritto di presentare ricorso per cassazione.
I credenti insistono ancora sulla loro innocenza. Nel loro appello, hanno sottolineato che l'estremismo è stato loro imputato solo per la loro fede in Dio, vale a dire per una condotta lecita, espressa nell'esercizio del loro diritto costituzionale alla libertà di coscienza e alla libertà di religione, che sono diritti umani fondamentali e inalienabili. In particolare, Alam Aliyev ha richiamato l'attenzione della corte sul dovere dello Stato di proteggere il suo diritto di credere in Geova Dio, datogli alla nascita.
Il 28 ottobre 2021, il Plenum della Corte Suprema della Federazione Russa ha stabilito che i servizi divini dei Testimoni di Geova, la loro esecuzione congiunta di riti e cerimonie, di per sé non costituiscono un reato ai sensi dell'articolo 282.2 del Codice penale della Federazione Russa, nonostante la liquidazione delle loro persone giuridiche.