Foto: Arkady Akopovich Hakobyan (2018)
Nel caso Kabardino-Balkaria, la corte ha riconosciuto l'esame dell'accusa come "prova viziosa"
Kabardino-BalkariaIl 14 e 15 marzo 2018, all'udienza del procedimento penale del Testimone di Geova Arkadya Hakobyan presso il tribunale distrettuale di Prokhladnensky (Kabardino-Balkaria), è stata interrogata l'esperta Irina Balova, che ha soddisfatto la conclusione alla base dell'accusa contro Hakobyan ai sensi della parte 1 dell'articolo 282 del codice penale della Federazione Russa (incitamento all'odio, umiliazione della dignità). Il tribunale ha individuato carenze significative in questa conclusione e ha deciso di fissare un nuovo esame del caso.
L'esperto Balova ha analizzato le disgustose "dichiarazioni" che vengono falsamente attribuite ad Arkada Hakobyan dalle "memorie" di diversi testimoni dell'accusa, che, a giudicare dalla posizione dei loro telefoni cellulari, non erano nemmeno nelle vicinanze dell'edificio di culto il giorno indicato. Allo stesso tempo, un certo numero di testimoni della difesa affermano che Hakobyan non ha detto nulla del genere né nel giorno specificato né in qualsiasi momento. Tra le carenze metodologiche dell'esame, si può notare il fatto che l'esperto ha ignorato l'assenza di un segno di punteggiatura nell'affermazione analizzata, il che consente di interpretarla in modo completamente diverso.
La difesa ha presentato una mozione motivata alla corte sulla necessità di un nuovo esame. Nonostante l'obiezione del pubblico ministero, il tribunale ha deciso di nominare un esame psicologico e linguistico completo del caso.
L'udienza proseguirà il 17 aprile 2018 alle ore 10:00.